Periodico registrato presso il Tribunale di Palermo al n.6 del 04 aprile 2012

Anno XI - Num. 52 - 24 aprile 2023

Anno II - Num. 14 - 25 novembre 2014 Politica e società

Il nuovo Frecciarossa veste siciliano con esterni e interni realizzati negli stabilimenti dell’impresa OMER S.r.l.

TrinacriaNews.eu ha incontrato l’ing. Giuseppe Russello, Amministratore unico della OMER S.r.l, Alfonso Cicero, Presidente Irsap e monsignor Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale. All’interno le interviste

di Andrea Ferruggia
         

omer freccia rossa URL IMMAGINE SOCIALCarini (PA) – Sarà tutto made in Sicily il nuovo treno super veloce Frecciarossa che farà il suo primo viaggio in occasione dell’inaugurazione dell’Expo 2015 di Milano, collegando in poco più di due ore, la grande metropoli del nord con la capitale, correndo alla massima velocità di 400 km orari.

L’impresa Omer S.r.l. con sede a Carini, città a pochi chilometri da Palermo ha curato con meticolosità e impegno l’allestimento esterno dei componenti aerodinamici delle otto carrozze, oltre ai lussuosi arredi interni dei vagoni (muniti di servizi wifi, videoproiezione, stampa, confort acustici e visivi) capaci di ospitare fino a 447 posti a sedere e provvisti di una meeting room all’avanguardia. Il progetto del “…treno più bello del mondo che cambierà il volto del sistema nazionale dei trasporti…”, così è stato definito lo scorso settembre ad una mostra del settore tenutasi a Berlino, è stato presentato giorno 18 dicembre presso la grande sala meeting degli stabilimenti siciliani della Omer, alla presenza dell’amministratore delegato ing. Giuseppe Russello, come evento conclusivo del progetto “Sviluppo e Legalità” patrocinato dall’Irsap. L’impresa, è tra le più note ed efficienti a livello nazionale e non solo, nel campo dell’ingegneristica ferroviaria una delle poche a sfruttare l’alluminio per la realizzazione di vagoni e mezzi tramviari, lavorando a progetti sofisticati in stretta collaborazione con grandi industrie quali Alstom, Bombardier o Ansaldo Breda.

Le grandi infrastrutture della Omer sorgono oggi su terreni di circa 20 mila mq, un tempo beni agricoli appartenuti alla mafia che li aveva adibiti a discarica pubblica abusiva e che all’incirca 25 anni fa sono stati acquistati dall’impresa per avviare un ambizioso disegno di recupero e riqualificazione di questa vasta area.

Pur nelle difficoltà della crisi che imperversa- ha dettoRussello noi vogliamo dare un forte impulso al territorio dimostrando diEsserci” come impresa e di collaborare al fianco dell’Irsap e questo nonostante operiamo ogni giorno in un’area di grande marginalità geografica come la Sicilia dove l’affermazione della legalità è spesso difficile.

Alla convention era presente Alfonso Cicero, presidente dell’Irsap che, da anni, vive sotto scorta a seguito di ripetute minacce mafiose, essendo tra gli attivisti più accaniti nella lotta del fenomeno criminale nel campo dell’industria isolana e della mala burocrazia mi sono occupato anni fa – ha spiegato Cicero – prima ancora che nascesse l’Irsap, delle aree industriali del centro Sicilia (Enna, Caltanissetta, Agrigento), mettendo mano a situazioni di illegalità macroscopica con forti esempi di collusione tra mafia, politica e amministrazione pubblica, in cui l’intero sistema revocava con estrema facilità gli appalti ad aziende serie, per riaffidarli a imprese “amiche”.

La giornata conclusiva del progetto, ha visto inoltre la presenza di numerosi imprenditori della zona, di monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, dei rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni di categoria e delle istituzioni regionali.

In occasione dell’evento la redazione di TrinacriaNews.eu ha incontrato l’ing. Giuseppe Russello, Amministratore unico della OMER S.r.l, Alfonso Cicero, Presidente Irsap e monsignor Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale. Di seguito le interviste.

GIUSEPPE RUSSELLO

 giuseppe RusselloQuando è nata la vostra azienda e di cosa si occupa?

La Omer S.r.l. a dicembre 2015 compirà 25 anni dalla sua fondazione e al momento si avvale di 150 addetti, compresi gli interinali, che lavorano su una superficie di 20 mila mq., di cui 10 mila coperti. L’attività produttiva concerne la progettazione e la realizzazione di veicoli, arredi interni e componenti aerodinamici di rivestimento esterno per treni o metropolitane che viaggeranno in giro per tutto il mondo dalla Francia alla Germania giungendo finanche a Melbourne in Australia. Abbiamo la fortuna di collaborare con la massima professionalità, al fianco di grandi multinazionali come l’Ansaldo Breda, prendendo parte ai loro progetti e il nostro ciclo produttivo è molto integrato perché seguivano una filiera tutta nostrana, in quanto il prodotto viene interamente gestito e ultimato all’interno dei nostri stabilimenti industriali.       

Cos’è il progetto “Sviluppo e legalità” a cui ha aderito l’impresa Omer da lei rappresentata?

Il progetto si inserisce in un contesto ampio, messo in piedi dall’Irsap, nuovo ente che raggruppa gli 11 consorzi ASI (Area Sviluppo Industriale) della Sicilia dopo la loro abolizione, ente che mostra particolare attenzione per la valorizzazione economica e produttiva del territorio. L’impresa Omer ha pienamente aderito al progetto “Sviluppo e Legalità”, voluto da A. Cicero presidente Irsap, perché da sempre ha creduto che per fare progresso sia necessario agire legalmente, combattendo il fenomeno della mafia e della criminalità. Senza questo inscindibile binomio, la nostra isola e in senso più vasto il nostro paese, non hanno affatto possibilità di crescita finanziaria, anzi accettando i soprusi dell’illegalità si produce soltanto arretratezza e sottosviluppo.

ALFONSO CICERO

Quali sono i fini del progetto “Sviluppo e Legalità”?

Alfonso ciceroIl progetto è gestito e patrocinato dall’Irsap che lo ha inaugurato lo scorso 6 dicembre nella sua sede con l’allestimento di una mostra dal titolo “Nuovi percorsi nelle aree industriali della Sicilia”, a cura del pittore sociale Gaetano Porcasi. È un progetto che mira alla valorizzazione delle aree industriali della Sicilia, nello specifico della zona di Carini, puntando alla crescita delle imprese del territorio non soltanto attraverso processi amministrativi puliti, quindi senza l’intromissione di associazioni mafiose, ma soprattutto punta ad una crescita culturale delle imprese stesse, spingendole ad agire senza timore e paura, in piena collaborazione con le istituzioni, denunciando qualsivoglia illecito tenti di frenare il loro cammino. Noi dobbiamo fare buona economia, dobbiamo combattere fortemente l’illegalità perché fonte di arretratezza e il fatto stesso che siano stati aboliti gli 11 consorzi ASI, per dar vita all’Irsap, è già un grande passo in avanti poiché spesso questi sono stato teatro di accordi scellerati fra imprese, malaffare, burocrazia corrotta e politica, tarpando le ali allo sviluppo dell’isola.

Quali sono i progetti che realizzerete in futuro? Da quali fondi attinge l’Irsap?

Intanto dai primi giorni del 2015 noi abbiamo 120 milioni di euro pronti da investire in appalti per nuove infrastrutture industriali o comunque per il miglioramento di preesistenti aziende sul territorio. Punteremo molto, a rendere sempre più efficienti i sistemi di sicurezza e videosorveglianza delle aree industriali di nostro interesse, partendo da Carini, migliorando anche il gap dei servizi di queste stesse aree che spesso mancano o sono davvero desueti perché le istituzioni o, in passato, i consorzi ASI se ne sono disinteressati completamente. I fondi utili per le gare di appalto sono unicamente europei, ma va detto che l’Irsap mantiene la propria struttura grazie al contributo regionale, il quale tuttavia si va sempre più assottigliando rispetto alle esigenze della missione che noi tutti ci prefiggiamo di portare a termine. È vero che stiamo attraversando un duro momento di crisi, però l’Irsap non desiste perché guarda con fiducia al futuro e alle nuove risorse che verranno dagli aiuti comunitari.

MONS. MICHELE PENNISI

Il progetto “Sviluppo e Legalità ricorda non soltanto imprenditori come Libero Grassi, caduti nella lotta contra la mafia, ma anche coraggiosi sacerdoti come padre Pino Puglisi. Oggi come la chiesa può sensibilizzare le menti e combattere l’avanzata del fenomeno dell’illegalità criminale?  monsigonre

Il compito della chiesa risulta educativo, ovvero coltivare le menti ai valori della legalità, della solidarietà, del rispetto dell’altro e del bene comune e questo lo facciamo attraverso numerose iniziative come è accaduto di recente organizzando un convegno a Partinico dal nome “La Profezia della chiesa nei confronti della mentalità mafiosa”. Va riconosciuto che non esiste soltanto la criminalità vera ma che persiste anche una mentalità mafiosa che pensa di poter fare sviluppo attraverso l’illegalità, mentre importante è far capire che questa è contraria allo sviluppo stesso. Inoltre la chiesa riesce a portare a termine il suo ruolo educativo, sia nelle scuole attraverso gli insegnanti di religione, sia attraverso i parroci con la catechesi o ancora attraverso l’ufficio Pastorale Sociale del Lavoro, il cui responsabile è padre Inzerillo, che aiuta i giovani a creare delle cooperative agricole per sfruttare i terreni confiscati alla mafia e creare sviluppo. Concludendo va ricordato che recentemente a Monreale, abbiamo ospitato un convegno di Addio Pizzo, a cui era presente anche il nostro presidente del Senato, e ciò a testimonianza di come il nostro sia un lavoro continuo e costante, sempre al fianco delle forze dell’ordine e della magistratura e, se a queste compete la repressione forzata del fenomeno mafioso, a noi compete la pacifica educazione delle nuove generazioni.

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