Periodico registrato presso il Tribunale di Palermo al n.6 del 04 aprile 2012

Anno XI - Num. 52 - 24 aprile 2023

Anno V - Num. 27 - 05 aprile 2017 Politica e società

Che Banca. Preannunciati 111 licenziamenti, per i sindacati situazione gravissima da bloccare prontamente

di Redazione TrinacriaNews
         

“Sembrerebbe una falsa notizia ma purtroppo è vera. La Grande Mediobanca, che ci fa ricordare il siciliano Enrico Cuccia che l’ha guidata per tantissimi anni, licenzia i giovani e lo fa attraverso la sua creatura nata appena 9 anni fa che porta il nome di Che Banca”.E’ la denuncia del  Dirigente Nazionale storico della FABI, Carmelo Raffa, che mette a nudo la triste realtà e l’angoscia che stanno vivendo i lavoratori di Che Banca.“111 persone umane, tra le quali parecchi giovanissimi – afferma Raffa, – rischiano di ritrovarsi in mezzo alla strada nonostante la Banca di Mediobanca non solo dichiara utili su utili ma aspira a rilanciarsi ulteriormente sul mercato. Ciò, secondo il sindacalista della FABI, rappresenta un serio pericolo nel sistema perché il metodo Che Banca potrebbe essere emulato da altre Aziende di Credito provocando uno sconquasso occupazionale. Occorre, – auspica Raffa – una forte reazione a livello nazionale e conseguentemente fenomeni del genere vengano monitorati attraverso confronti tra Sindacati e ABI”.

Sulla spinosa vicenda è intervenuta anche l’Ugl Sicilia per via del suo Portavoce regionale, Filippo Virzì, che aggiunge: “abbiamo appreso delle intenzioni di Che Banca e siamo molto preoccupati anche per le eventuali ricadute sul territorio siciliano, che non si crei un precedente gravissimo, lo stesso va bloccato prontamente, onde evitare emulazioni nel settore bancario, pertanto siamo sicuri che le Segreterie Nazionali di riferimento, con i rispettivi coordinamenti aziendali, sapranno affrontare tempestivamente la minaccia incombente, onde evitare possibili derive”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

TrinacriaNews.eu favorisce la pubblicazione di commenti, siano essi critici o positivi, ritenendoli una potenziale fonte di arricchimento dei contenuti degli articoli e del dibattito intorno ad essi. I commenti inseriti sono sottoposti a pre-moderazione. Sono suscettibili di non pubblicazione i commenti ritenuti volgari, offensivi, che richiamino a comportamenti illegali o che, ad insindacabile giudizio della Redazione, saranno ritenuti inadeguati.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

*