Periodico registrato presso il Tribunale di Palermo al n.6 del 04 aprile 2012

Anno XI - Num. 53 - 02 ottobre 2023

Anno V - Num. 28 - 08 giugno 2017 Politica e società

Assemblea UIL delle Regioni Meridionali per pensioni e lavoro

Barbagallo: “Salari più pesanti, fisco più leggero”

di Redazione TrinacriaNews
         

BARI – «Mezzogiorno e pensioni. È ora di soluzioni.» È questo il titolo dell’Assemblea dei delegati Uil delle regioni meridionali.

«Salari più pesanti, fisco più leggero». È la parola d’ordine che guiderà l’impegno e l´azione sindacale della Uil nei prossimi mesi e per il prossimo anno. L´ha lanciata il Segretario generale, Carmelo Barbagallo, da Bari dove ieri si è svolta l’Assemblea dei quadri e dei delegati della Uil delle regioni meridionali.

È il primo dei tre appuntamenti – i prossimi saranno a Torino e Bologna nel mese di ottobre – organizzati per raggiungere tutti gli attivisti dell’Organizzazione insieme ai quali costruire una proposta per lo sviluppo del Paese, fondata su una riforma fiscale che riduca il peso delle tasse su lavoratori e pensionati e aumenti i loro redditi. Una proposta che la Uil, al termine di questo percorso, vuole definire insieme a Cgil e Cisl.

«Dobbiamo muoverci unitariamente – ha sottolineato Barbagallo – e chiedere che venga restituito potere d´acquisto ai lavoratori e ai pensionati e venga dato lavoro stabile ai giovani: se i salari e le pensioni sono ferme, se l’inflazione è stagnante, l’economia non riprende. E il potere d’acquisto – ha ribadito il leader della Uil – può crescere attraverso i contratti, da un lato, e la leva fiscale, dall’altro. Ecco perché, per il prossimo anno, vogliamo lanciare, insieme a Cgil e Cisl, una grande vertenza per il fisco: faremo in modo che questo diventi un vero e proprio tormentone sino a quando non otterremo un risultato positivo per lo sviluppo duraturo e strutturale del Paese».

E’ intervenuta Ninetta Siragusa, della Uiltec di Siracusa che ha evidenziato la situazione drammatica in cui versano migliaia di siciliani per colpa di politiche e misure messe in campo, del tutto insufficienti. “E’ necessario mettere subito in sicurezza il territorio, l’ambiente e i cittadini e garantire in Sicilia lo sviluppo produttivo. Le risorse del Patto per il Sud devono servire a dare lavoro ai centomila edili disoccupati, aprendo i cantieri, e a recuperare la rete viaria, oggi al collasso, pianificando un assetto idrogeologico. Un’altra emergenza riguarda i lavoratori degli Enti locali e i dipendenti delle ex Province. La politica dovrebbe finalmente occuparsi della collocazione di questi dipendenti e avviare la stabilizzazione dei precari. E, infine, siamo ancora in attesa di risposte sulla Formazione professionale, che sino ad ora conta solo migliaia di licenziamenti, e sulla vertenza Almaviva”. E Siragusa continua: “Tra gli interventi che la Uil Sicilia chiederà di velocizzare ci sono quelli per le aree di sviluppo industriale e per le aree di crisi complessa di Gela e di Termini Imerese. Questo sindacato sta facendo il possibile per garantire e tutelare i lavoratori e l’indotto dell’ex Raffineria, dove circa mille operai attendono ancora la riconversione green. Diversa la situazione per Versalis, gioiello della chimica italiana, che rischiava la vendita al fondo americano Sk Capital. Opponendosi, ha vinto la partita grazie all’impegno e alla lotta dei lavoratori. Dal 2015 e sino ad oggi – conclude Siragusa – la Uiltec ha rinnovato 19 contratti di lavoro giocando un ruolo importante nella mediazione con le altre confederazioni e con le parti datoriali. Il rinnovo dei contratti ha consolidato non solo la parte normativa ed economica ma anche quella delle pensioni. Speriamo, adesso, che l’anticipo pensionistico volontario possa essere esteso ai lavoratori dell’industria che svolgono attività gravose e pericolose. Un grande plauso, infine, alle proposte di previdenza di genere che mirano a ristabilire equità tra uomo e donna. Donne sempre più in aumento negli organismi territoriali, che portano ricchezza e vitalità all’organizzazione”.

Infine, gli altri grandi temi della giornata: lavoro, Mezzogiorno e pensioni.

“Il lavoro nasce non da interventi spot, ma dagli investimenti pubblici e privati – ha precisato Barbagallo – nel Nord come nel Sud del Paese e, in questo senso, possiamo partire dal mettere in sicurezza il territorio: le risorse ci sono, ma non vengono utilizzate. Sulle pensioni, poi, la Uil considera dirimente la questione dell’innalzamento automatico dell’età pensionabile, che è già molto più alta della media europea: un ulteriore automatismo, dunque, sarebbe deleterio. Ecco perché – ha concluso il leader della Uil – chiediamo di congelare il prossimo scatto dell’età pensionabile e, inoltre, di costruire pensioni dignitose per giovani e donne, spesso costretti a fare i conti con lavoro precario e con lavoro di cura”.

Il Segretario Barbagallo in occasione dell’Assemblea ha dichiarato alla stampa: “Bisogna concludere positivamente i tavoli che sono aperti su previdenza, lavoro per i giovani, pensioni di donne e giovani per le pensioni future; chiudere i contratti del Pubblico Impiego e pensare a rilanciare l’economia del nostro Paese: sono stanco di sentire che non si cono soldi e invece ci sono 110 miliardi di euro di evasione fiscale, 60 miliardi di corruzione e 27 miliardi di usura e pizzo”

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