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Anno XI - Num. 54 - 30 dicembre 2023

Anno V - Num. 27 - 05 aprile 2017 Cultura e spettacolo

Arco azzurro: da domenica 4 fruibile da terra. Un gioiello naturale restituito alla comunità

di Redazione TrinacriaNews
         

Bagheria, 29/05/2017 –   Verrà aperto alla fruizione del pubblico, domenica 4 giugno, alle ore 10, l’arco azzurro, lo spettacolare monumento naturale di roccia, famoso per l’antico spot dedicato ai Baci perugina.

Finora lo si poteva apprezzare solo dal mare, adesso grazie alla convenzione firmata dal Comune di Bagheria con l’ATS l’associazione temporanea di scopo formata dalle associazioni Natura e Cultura, SIGEA, LIPU, ASD Master e la Coop Lavoro e Solidarietà, cui è stata affidata, mediante avviso pubblico, la gestione dell’area di proprietà comunale, verrà fruita anche da terra.

Confiscato alla mafia, l’Arco Azzurro del litorale di Aspra viene riconosciuto bene ambientale e SIC Sito di Interesse Comunitario. Una finestra sul mare che si apre dalla costa di Santa Flavia a quella di Aspra, passando per Capo Mongerbino.

L’Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, l’ha inserito tra i siti geologici di maggiore interesse a livello nazionale.

Acquistato dal comune bagherese, dopo la confisca alla mafia, il ponte naturale è stato riqualificato con tecniche ed interventi a bassissimo impatto ambientale per preservare l’ecosistema del luogo.

I lavori, ultimati il 30 aprile del 2010, grazie ad un finanziamento concesso dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente, hanno riportato l’opera al suo vecchio splendore.

Simbolo per intere generazioni di innamorati, l’Arco Azzurro viene anche conosciuto come “l’Arco dei Baci”. Negli anni ’80, la nota azienda di baci di cioccolata ha scelto – come sfondo per uno dei suoi spot – i due cigni di roccia sospesi tra cielo e mare.

Sono dovuti trascorrere quasi trenta anni per riportare alla luce questo esempio di bellezza naturale!

Era il 30 maggio del 1983, quando uno dei boss di Ciaculli, Nicola Prestifilippo, faceva erigere uno scheletro di cemento che avrebbe deturpato il paesaggio per decenni.

Solo dopo varie peripezie burocratiche e l’intervento di amministratori e tecnici esperti, l’ecomostro è stato abbattuto, riqualificando l’arco roccioso ed il panorama circostante.

Grazie alle associazioni che lo gestiranno la terrazza sull’Arco azzurro potrà essere visitata tutti i giorni pagando un contributo di 2 euro, che serviranno per la gestione, la manutenzione e la pulizia dei luoghi.

Lungo il perimetro dell’area sono stati installati cinque pannelli didattici che spiegano oltre la storia del luogo, la geologia dell’arco, la flora e la fauna e l’ambiente marino che lo circonda.

Il sito con la sua ampia terrazza prospiciente sul mare si presta per eventi da fare al tramonto come Yoga, pilates o ginnastica posturale.

“Lunghi sono stati i passaggi burocratici per arrivare a questo risultato – spiega il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque – desidero ringraziare tutti coloro che hanno seguito  negli anni questo lungo iter,  e anche Luca Tripoli che quando era assessore si è particolarmente impegnato per favorire il proceso di fruibilità del geosito. La scelta dell’amministrazione comunale di dare in gestione all’esterno la fruibilità del belvedere dell’Arco azzurro nasce dalla volontà di creare un indotto turistico, attraverso la realizzazione di visite guidate e lo svolgimento di eventi finalizzati alla valorizzazione delle bellezze naturalistiche della costa bagherese – sottolinea il sindaco Il tutto in conformità alle direttive europee, coinvolgendo il territorio e la  e la realtà locale, ,ma sempre preservando la flora e la fauna presente nell’habitat”.

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