Periodico registrato presso il Tribunale di Palermo al n.6 del 04 aprile 2012

Anno XI - Num. 52 - 24 aprile 2023

Anno I - Num. 03 - 28 settembre 2012 Politica e società

37º Festival di Morgana, Ombre e Marionette. Quando l'obiettivo è resistere!

(Ascolta le audiointerviste all’interno a Marianne Vibaek, presidente Museo A. Pasqualino, Rosario Perricone, direttore artistico del Festival di Morgana, Francesco Giambrone Assessore Cultura Comune di Palermo)

di Romina Ferrante
         

Rosario Perricone, Marianne Vibaek e Francesco GiambronePalermo – Il 4 ottobre, la sala conferenze della Galleria d’Arte Moderna (GAM), con le sue pareti bianchissime, le sculture marmoree e le sue ampie vetrate, ha ospitato la conferenza stampa del 37º Festival di Morgana, dedicato alle marionette e all’Opera dei Pupi. Il Festival, che sarà allestito dal 19 al 28 ottobre nei locali del Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino (Piazzetta Antonio Pasqualino 5), quest’anno prevede un ricco cartellone di eventi, ispirati alla commistione tra culture e tradizioni diverse. Saranno, infatti, presenti importanti compagnie straniere, come la compagnia di Bali “Wayang Kulit” e “The Company of Traditional Puppet Art Museum” dello Sri Lanka, ma anche compagnie italiane come quelle di Enrico Masseroli e di Gek Tessaro.

Si parte venerdì 19 ottobre alle ore 18 con l’inaugurazione della mostra Ombre di Luce, che si rifà al “Teatro delle Ombre”, un’antica forma di spettacolo, usata nelle cerimonie sacre, che ricrea storie, attraverso la proiezione di figure su uno schermo opaco, semitrasparente e retroilluminato. Le figure sono animate dalla voce e dai movimenti di attori posti dietro lo schermo.

Sabato 20 ottobre alle ore 21 e domenica 21 alle ore 17.30 andrà in scena Wayang Mahabharata, il teatro tradizionale delle ombre balinesi, tipico delle cerimonie religiose, dove il “dalang”, il maestro delle ombre, come un dio, conferisce vita alle sagome.

A seguire lunedì 22 ottobre alle ore 18 la mostra di maschere balinesi, in ricordo della danzatrice italiana Cristina Wistari Formaggia, la grande esperta di danze balinesi morta nel 2008. La collezione comprende il materiale raccolto durante la sua vita, tra cui 25 maschere, tre costumi completi dell’open e Gambuh, una spada sacra Kris, copricapi, bambole del Caloranang, foto e video dell’artista.

programma

Martedì 23 ottobre sarà la volta de L’incredibile storia del Re Bedahulu del “The Pirate Ship International Theatre Ensemble”, compagnia di Enrico Masseroli, uno spettacolo dai variopinti costumi e musiche originali, realizzato con le maschere del “Topeng”(antichissima rappresentazione indonesiana a metà tra genere drammatico e spettacolare liturgia, in cui le maschere si muovono sulla scena, seguendo un preciso ritmo e accompagnamento  musicale) e che racconta le mitiche gesta di un principe balinese vissuto nel 1300.

Si prosegue Mercoledì 24 ottobre alle ore 18 con la presentazione del libro Le Immagini devote del popolo indiano, curato dal direttore artistico del Festival Rosario Perricone, che raccoglie le immagini sacre, venerate dagli Indù nei loro templi e nelle loro case e che riporta un’attenta disamina del profondo intreccio tra teatro indiano e religione. Alle ore 21 sarà, invece, possibile assistere allo spettacolo di sand art dell’artista Stefania Bruno, intitolato Le favole di Sharazad, che, attraverso la sabbia, che scorre con grazia ed eleganza fra le dita, ripropone le storie raccontate da Sharazad al re  per avere salva la vita, tratte dalla celebre opera Le mille e una notte.

Il cuore di Don Chisciotte è il titolo dello spettacolo, che si terrà giovedì 25 ottobre alle ore 21, realizzato da Gek Tessaro, un’artista, che per i suoi racconti ha scelto il potere esplicativo del disegno. La figura del cavaliere errante, che si batte contro i mulini a vento, diventa così  il pretesto per una riflessione sul tema della resistenza e della pazzia, del coraggio e dell’onestà.

Venerdì 26 ottobre alle ore 18 verrà presentato il libro Il mondo delle figure a cura di Luigi Allegri e Manuela Bambozzi, che spiega il teatro di figura (burattini, marionette, pupi, ombre, oggetti) in tutte le sue sfaccettature. Alle 21 sarà messo in scena lo spettacolo Rukada Marionettes del Teatro delle marionette dello Sri Lanka, che verrà replicato sabato 27 alle ore 21 e domenica 28 alle ore 17. Le “Rukada” sono le marionette nazionali dello Sri Lanka, vestite con abiti e maschere legate con stringhe, che rappresentano un importantissimo patrimonio storico per il paese

Ad aprire la conferenza stampa è stato l”assessore alla Cultura del Comune di Palermo Francesco Giambrone, che ha ricordato come questo festival abbia segnato un percorso importante nella storia della nostra città e come il Comune di Palermo intenda stare accanto al Museo, a partire proprio dalla ricerca degli spazi, di una sede adeguata a questa istituzione così prestigiosa, che merita di essere conosciuta come realtà d’eccellenza.

Nelle parole di Marianne Vibaek, presidente dell’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari Museo Antonio Pasqualino, si coglie l’amarezza di chi si è sentita più volte abbandonata dalle istituzioni. Così ha raccontato durante la conferenza stampa: Io e mio marito pensavamo, quando eravamo giovani e ingenui, che le autorità avrebbero ringraziato per aver mantenuto in vita questo museo. Mentre ogni anno è stata una lotta continua per i fondi, l’assegnazione degli spazi, l’organizzazione degli eventi. Questo, però, non l’ha scoraggiata e grazie alle proprie forze, al sostegno di altre compagnie italiane e straniere ha continuato a portare avanti con impegno il proprio lavoro. Bisogna usare le forze che già hai, perché non c’è altro cui attingere – ha concluso.

Il direttore artistico del Festival Rosario Perricone ha rincarato la dose: Quest’anno organizziamo il Festival di Morgana per una scommessa con noi stessi, perché c’è un grosso problema culturale ed economico. Nel buio pesto, che ha contraddistinto questi anni, abbiamo potuto contare solo sulle nostre forze e sui fondi strutturali europei. L’Assessorato al Turismo non ha ancora pagato le edizioni precedenti del 2010 e del 2011. Il sottotitolo vero del Festival non è Ombre e Marionette, ma Resistere!.

In effetti, gli organizzatori del Festival hanno dovuto economizzare su ogni cosa. Ombre di Luce, per esempio, è stata realizzata, allestendo la sala teatrale del museo e utilizzando le figure del teatro d’ombra, che giacevano inutilizzate in magazzino. Il teatro delle Ombre di Bali ha potuto contare sul sostegno finanziario del “Festival dei popoli di Firenze” e del “Museo delle marionette Lupi di Torino”. I Rukada Marionettes sono stati interamente finanziati dal “Teatro delle marionette dello Sri Lanka”. È proprio vero, che quando manca proprio tutto, non bisogna lasciarsi abbattere, ma è necessario mettere in campo tutte le forze a disposizione ed essere più creativi.

Il Festival di Morgana ha una lunga tradizione alle spalle. Da quando il museo fu fondato nel 1965 da Antonio Pasqualino, antropologo e insigne studioso delle tradizioni popolari siciliane, si è sempre tenuta una rassegna dedicata alle marionette, ma solo a partire dal 1975 si è cominciato a parlare del Festival di Morgana in senso stretto, una manifestazione di ampio respiro, volta a far conoscere questo patrimonio storico anche al di fuori del territorio siciliano e a salvaguardare il teatro dell’Opera dei Pupi, riconosciuto nel 2001 “Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità”. Sarebbe un vero peccato, se per la mancanza di fondi e l’abbandono da parte delle istituzioni, una realtà d’eccellenza come questa dovesse andare perduta.

Vi invitiamo a conoscere le opinioni di Francesco Giambrone, Marianne Vibaek e Rosario Perricone  ascoltando le nostre udio interviste. Di seguito le domande che gli abbiamo rivolto.

Queste le domande che abbiamo rivolto a Marianne Vibaek, Presidente Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari Museo Antonio Pasqualino

  1. Marianne Vibaek, lei è la presidente di questa associazione, che è stata fondata da Antonio Pasqualino nel 1965. Ci chiedevamo, può spiegare meglio ai nostri lettori di che si occupa questa associazione?
  2. L’Opera dei Pupi si è aggiudicata nel 2001 il riconoscimento da parte dell’Unesco di Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità. Secondo lei perché è veramente così importante mantenere viva questa tradizione nonostante le difficoltà anche economiche che avete incontrato?
  3. Che approccio hanno i giovani nei confronti di questi spettacoli, ne sono interessati, sono affascinati o invece lei vede un certo disinteresse?

Queste le domande che abbiamo rivolto a Rosario Perricone, direttore artistico del Festival di Morgana

  1. Rosario Perricone le volevo chiedere questo. Il Festival di Morgana permette ogni anno di far rivivere, attraverso performance teatrali, i pezzi museografici del Museo delle marionette di Palermo. Quanto ha contribuito il respiro internazionale di queste manifestazioni, di questi spettacoli a diffondere, a far conoscere l’Opera dei Pupi anche nel territorio siciliano?
  2. Negli anni passati il pubblico, quindi, ha apprezzato questo Festival oppure ha notato un generale disinteresse della popolazione palermitana nei confronti di questi spettacoli, di queste manifestazioni.
  3. Volevo chiederle negli ultimi anni quali sono state le difficoltà incontrate nell’organizzazione di questi festival?
  4. Volevo chiederle soltanto una cosa. Lei ha scritto questo libro (indicando il libro “ Immagini devote del popolo indiano” che teneva in mano). Di che si tratta? Ci può parlare meglio di questo libro?

Queste le domande che abbiamo rivolto a Francesco Giambrone, Assessore alla Cultura del Comune di Palermo

  1. Assessore Giambrone, il Festival di Morgana è ormai alla 37ª edizione, è un festival di chiaro successo, che ha incontrato in questi anni il favore del pubblico. Un festival del genere permette di riscoprire antiche tradizioni popolari spesso dimenticate. Che valore ha per Palermo un’iniziativa di questo tipo soprattutto alla luce della candidatura di Palermo a capitale europea della cultura 2019?
  1. Quali sono le iniziative che avete in programma per promuovere la cultura in questa città? Avete qualche programma in particolare?

Per informazioni sugli spettacoli e i biglietti consultare il sito www.festivaldimorgana.it

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